5 motivi per investire sui tuoi dipendenti.

Come aumentare la redditività della tua azienda? Come essere più competitivi? È sufficiente assumere bravi dipendenti?Se la riposta fosse semplice probabilmente tutte le aziende con un buon HR manager andrebbero a gonfie vele.Purtroppo la realtà è ben diversa, e se l’assunzione è la fine di un processo di selezione, è anche vero che segna l’inizio di un nuovo percorso.I dipendenti rappresentano la spina dorsale di ogni azienda, piccola o grande che sia.Assumere una persona rappresenta un azzardo e un atto di fiducia per ambo le parti; mentre l’imprenditore o imprenditrice auspica di aver assunto la persona che può credere nella sua visione e nella sua azienda, dall’altra il neoassunto spera di poter accrescere le sue competenze e realizzarsi professionalmente.Idealmente la propria forza lavoro dovrebbe essere motivata e stimolata dalla continua necessità di rimanere al passo con i tempi. Ecco quindi che se il personale è affamato di conoscenze e l’azienda non soddisfa questi bisogni, la fiducia che sta alla base del rapporto inizia ad incrinarsi.Il rapporto di lavoro dovrebbe essere vissuto come un investimento: da una parte il lavoratore dedica tempo e forze nel rendere il suo massimo, dall’altra l’azienda deve credere nei propri dipendenti, accompagnandoli e sostenendoli nella propria crescita professionale.Ciò non significa limitarsi a corrispondere un salario, ma sostenerli in un percorso di accrescimento del sé.Negli ultimi anni sono molti gli studi che hanno evidenziato come, contrariamente alla percezione comune, sempre di più l’aspetto decisivo che pesa sulla scelta del lavoro non sia tanto lo stipendio, quanto un ambiente coerente con le aspettative di chi ricerca un contesto aziendale di qualità.Questo significa che essere in grado di impostare nella propria azienda una cultura volta a spronare chi ne fa parte, risulta redditizio in termini economici e allo stesso tempo influisce positivamente anche sugli equilibri del clima interno.Come si può quindi iniziare a lavorare per andare verso questo obiettivo di azienda ideale?Sicuramente stabilendo un contesto interno che spinga alla formazione e alla condivisione delle conoscenze acquisite.Anche se sembra un processo lungo, a volte rischioso e legato alle capacità del formatore stesso, le aziende che decidono di investire in modo serio sui propri dipendenti con una formazione ad hoc, notano almeno uno o più di questi cambiamenti:

  1. Investire nella formazione permette di attirare quello che potremmo definire il dipendente ideale.Alla ricerca di un’azienda in cui credere, crescere e formarsi, questo tipo di lavoratore cerca una realtà in cui può sentirsi responsabilizzato, realizzato e ripagato non solo a livello economico, ma anche in termini di crescita professionale e culturale. In una visione più ampia significa far parte di un team appassionato, educato a educarsi e a condividere i suoi saperi con la squadra, aspetto che contribuisce alla creazione di un contesto aziendale forte e sano.
  2. Un approccio caratterizzato dal life long learning stimola un contesto aziendale positivo che incoraggia alla condivisione e all’automiglioramento.Il dipendente che vive l’azienda in prima persona e con senso di appartenenza ha in sé la consapevolezza che la propria azienda crede in lui o lei. Cambia quindi la prospettiva che si ha del lavoro, il quale non è più solo un contratto basato su un numero fisso di ore, ma un’attività in cui la passione e il coinvolgimento in prima persona giocano un ruolo importante. 
  3. Un’azienda che investe sui suoi dipendenti è un’azienda che crede in loro.La formazione è infatti vissuta dai propri collaboratori come un segno di stima e di fiducia. Tale possibilità viene percepita come occasione di crescita personale e professionale che va a tradursi poi in un’operatività dallo spirito rinnovato. Non solo, l’opportunità che viene data al proprio dipendente può essere vissuta dall’azienda quasi come un rischio, che però viene ripagato dalla fedeltà del dipendente che riversa i suoi sforzi nel raggiungimento della visione aziendale.
  4. Investire nella formazione dei dipendenti significa lavorare sulla coesione del gruppo.Di questo ne sono un esempio tutte quelle attività basate sulla logica del team building, dove si esce dal contesto lavorativo e dalla quotidianità per mettersi alla prova come individui, verificando la capacità di collaborare e riflettere sulle dinamiche interne. Avere una squadra affiatata in grado di funzionare anche in contesti differenti costituisce la base per affrontare le sfide lavorative di tutti i giorni.
  5. L’azienda diventa più competente e pronta ad accettare nuove sfide.In un mercato che oggi diventa sempre più complesso, essere affiancati da dei dipendenti validi, focalizzati e aggiornati, è una carta vincente per un’azienda. Significa avere un team di persone pronte a nuove sfide, in grado di essere flessibile, proattivo al cambiamento e capace di anticipare le necessità della propria realtà. Non si parla quindi solo di formazione tecnica e specifica del proprio settore, ma anche di tutte quelle competenze trasversali che ricadono sotto il cappello delle soft skills. 

Investire nei propri dipendenti significa credere nella propria azienda e avere un’arma in più per affrontare quello che riserva il futuro, affiancati da quelli che, a tutti gli effetti, diventano compagni di avventura.Il mercato di oggi non consente più l’improvvisazione e il pressapochismo: pretende invece un team determinato, aggiornato e in grado di prosperare in un contesto aziendale adeguato alle proprie potenzialità.La chiave sta quindi nel creare quella cultura aziendale capace di guidare i propri dipendenti, li stimoli a dare e a cercare il meglio di sé e li spinga a mantenere l’equilibrio del sistema per far prosperare l’azienda in cui credono.

Serena Gentilini
Coordinamento generale Talent Lab

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